Meteo
Inizio Tappa
BORGO VALSUGANA
Arrivo Tappa
CISMON DEL GRAPPA
Lunghezza Tappa KM
31
Nazione del percorso
Italia
Regione
Trentino Alto Adige
Dislivello Salita
150 mt.
Dislivello Discesa
300 mt.
CAI (Diff. Escurs.)
E
Percorribilità
PIEDI, BICICLETTA
I primi nuclei abitativi stabili si insediarono nella bassa Valsugana a partire dalla tarda età del bronzo. Si trattava soprattutto di popolazioni retiche e venetiche.La romanizzazione del territorio avvenne probabilmente nel I secolo d.C., quando esso venne annesso al Municipium di Feltria della X Regio. In quest’epoca la valle assunse il nome di “Vallis Ausuganea”, dall’antico nome di Borgo, che era appunto “Ausugum” (nome che oggi conserva la via più importante del centro storico). In un secondo tempo il nome si modificò in “Burgum Ausugi”, con l’aggiunta di “Burgum”, dal germanico burgs (“luogo rialzato fortificato”). Il termine ausugum è stato sicuramente romano ma forse nato dai residenti non romani, quindi i venetico-reti, quindi di lingua retico prealpina. La costruzione della Via Claudia Augusta Altinate, importante arteria viaria che collegava Altino (nei pressi dell’odierna Venezia) ad Augusta(in Baviera), favorì la creazione di nuovi insediamenti abitativi nella valle e diede notevole impulso economico al paese (Vikipedia)
Per continuare il nostro peregrinare da BORGO VALSUGANA abbiamo due direzioni: continuare sulla Via Claudia Augusta prendendo la via per Telve (SP110), poi SP31 per Carzano, via Mulino, dopo il ponte sul torrente a destra per Scurelle, poi Strigno. Usciamo da Strigno, lasciamo la Via Claudia Augusta, prendendo la SP78 e a Villa Agnedo, all’incrocio con Via dell’Ortigara, prendiamo a sinistra la pista ciclabile; oppure dal centro di Borgo Valsugana , lasciamo p.za De Gasperi, tenendo alla nostra destra il Municipio, attraversiamo via Mazzini, poi p.za Martiri della Resistenza, attraversiamo via Fratelli e continuiamo su via Brigata Venezia, davanti alla chiesa di San Rocco giriamo a sinistra su via Don Luigi Limana, pochi metri e giriamo a destra e passiamo a sinistra della chiesa della Natività di Maria ed entriamo nella Pista Ciclabile del Brenta., che seguiamo lungo il Brenta per 1,3km, passando sotto la SP109 e la ferrovia. Giunti agli impianti sportivi giriamo a sinistra su via G.Gozzer, attraversiamo il Brenta e riprendiamo la pista ciclabile a sinistra, 600m e siamo sotto la SS47, 500m e attraversiamo a sinistra il fiume, che seguiamo a destra sulla sponda sinistra per 2,3km e arriviamo alla confluenza del torrente Maso con il Brenta, in prossimità di Strigno: superiamo il torrente su un ponticello e torniamo lungo il Brenta; 500m e abbiamo un altro torrente da superare, poi 2,6km e, in prossimità di Ospedaletto, lasciamo la pista ciclabile per girare a destra, attraversare il fiume e prendere per 2,3km subito a sinistra una stradina asfaltata che ci porta prima in un bel bosco, in salita, poi, dopo aver superato alcuni sbarramenti per evitare il traffico motorizzato, ritorna lungo il fiume e sulla pista ciclabile. 3km su questa che è anche una bella stradina ai piedi della barriera rocciosa, in mezzo al verde, arriviamo al piccolo centro di Selva. Giriamo per qualche metro a destra poi seguiamo la strada asfaltata di sinistra; 500m e affianchiamo il biotopo di Fontanazzo , altri 2,4km e siamo ad un rotonda nei pressi di una cava: possiamo continuare diritti, ma vale la pena, allungando il percorso di 1km, girare a sinistra, superare il fiume, la superstrada, la ferrovia e arrivare a Grigno, per poi uscire dal paese attraversando il torrente Grigno e salire sul sentiero costruito sopra il trincerone , una trincea della prima guerra mondiale. Finito il sentiero continuiamo a sinistra lungo il Brenta fino al ponte che a destra ci riporta sulla pista ciclabile. Percorriamo la pista sempre ai piedi delle montagne, lungo l’argine destro del Brenta. Incontriamo le frazioni di Filippini, Masi Ornè e Tezze, infine Martincelli, oltre il fiume, l’ultimo centro abitato del Trentino. Noi passiamo sotto la superstrada e continuiamo a camminare per 800m a destra del fiume, poi ripassiamo sotto la stessa: qui entriamo in Veneto. Il tracciato continua, per 3km, ora lungo il fiume, ora in pieno bosco fino allo svincolo stradale per Enego e l’altopiano di Asiago. ATTENZIONE: all’altezza di Martincelli, proprio sotto il viadotto della superstrada potremmo trovare un cartello di divieto di transito per i ciclisti dopo 800m causa caduta massi; in questo caso occorre seguire le indicazioni per Primolano, per cui sottopassiamo la superstrada, la ferrovia e saliamo sulla Provinciale; 700m a destra (attenzione al traffico) poi alla prima casa scendiamo sulla stradina a destra, superiamo la ferrovia, 100m e giriamo a sinistra, proseguiamo in mezzo alla campagna per 1km, giriamo a sinistra, risuperiamo la ferrovia e ritorniamo sulla Provinciale; 400m a destra e siamo al bivio; andiamo a sinistra e arriveremo al centro di Primolano (frazione di Cismon) dove possiamo trovare ospitalità e quindi fare sosta, altrimenti proseguiamo per 400m su via della Libertà, attraversiamo la circonvallazione, sottopassiamo la ferrovia e la superstrada, attraversiamo il Brenta e ritorniamo sulla pista ciclabile, nel punto in cui saremmo arrivati senza passare da Primolano. Dopo 2 km, nel punto più stretto dell’intera Valsugana, la ciclabile s’incunea tra la roccia e il fiume ( in alto oltre il fiume la fortificazione del Covolo di Buttistone), poi si allarga di poco e dopo 1,5 km davanti a un ponte, raggiungiamo l’area ristoro di Cornale. 2km e troviamo a sinistra una passerella sospesa che ci permette di attraversare il Brenta: prendiamo via Friola, passiamo sotto la superstrada, sopra la ferrovia, giriamo a sinistra su via Roma e siamo al centro di Cismon
In grassetto le strutture da noi già utilizzate
In rosso le strutture convenzionate (con Credenziale*)
(*) i prezzi potrebbero cambiare per situazioni particolari: si prega di prenotare per tempo e chiedere conferma
In alcune località è difficile trovare alloggio per una sola notte: si suggerisce di prendere alloggio per più notti, utilizzando, per gli spostamenti, i comodi ed economici treni locali, linea Brennero-Trento-Bassano del Grappa.