Meteo
Inizio Tappa
FORLI'
Arrivo Tappa
CUSERCOLI
Lunghezza Tappa KM
32,2/27
Nazione del percorso
Italia
Regione
Emilia Romagna
Dislivello Salita
360 mt.
Dislivello Discesa
270 mt.
CAI (Diff. Escurs.)
E
Percorribilità
PIEDI, BICICLETTA
FORLI‘: Forum Livii in latino, (chiamata anche Forlivio, Furlì, in italiano antico) è una delle città mercato romane che scandiscono la Via Emilia da Rimini a Piacenza. E’ il capoluogo della provincia di Forlì-Cesena in Romagna. Forlì è anche il centro linguistico del dialetto romagnolo. Faceva parte del regno degli Ostrogoti, quindi dell’impero di Bisanzio assieme a Ravenna, fino a quando, a seguito dell’intervento di Pipino il Breve e della Falsa Donazione Costantiniana divenne parte del patrimonio di San Pietro quasi senza interruzioni fino all’unificazione dell’Italia del 1861. L’edificio più insigne della città è la chiesa di San Mercuriale, che risale al XII secolo, sorta in luogo della Basilica/Cattedrale di Santo Stefano. Il campanile di stile lombardo è opera di Francesco Deddi che lo iniziò nel 1178, ma fu rimaneggiato in epoche successive. All’interno della chiesa vi sono numerose opere d’arte monumentali e pittoriche tra le quali dipinti del Palmezzano. Altri punti interessanti della città sono P.za Saffi, Corso Diaz, Corso Garibaldi, via Maroncelli, P.za Ordelaffi con il Duomo e il Palazzo della Prefettura.
MELDOLA – Tracce e ritrovamenti archeologici, indicano che il territorio è stato frequentato e abitato fin dalla preistoria. Durante l’epoca romana il territorio in cui sorse poi Meldola fu attraversato da un acquedotto, ancora esistente nel sottosuolo dell’abitato, destinato a rifornire il porto militare di Classe (Ravenna) a circa 40 km. All’epoca dei longobardi l’abbazia di San Colombano di Bobbio (PC) vi fondò un monastero con il nome del Santo, nell’omonima frazione. Da visitare a Meldola: il bosco di Scardavilla: sede di monastero i cui edifici sono ancora esistenti, (col nucleo antico di Scardavilla di Sotto e la più recente Scardavilla di Sopra) con la chiesa Settecentesca. Loggiato Aldobrandini: interessante esempio di loggiato rinascimentale a due piani, sorge su un lato della piazza dedicata a Felice Orsini. Il ponte dei Veneziani, a 5 arcate a tutto sesto databile ai primi anni del Cinquecento, quando a Meldola dominavano i Veneziani. La Rocca di Meldola: sorge su uno sperone di roccia che domina il borgo dall’alto. Probabilmente risalente all’anno 1000, la Rocca è stata teatro di dominazione dei Montefeltro prima, degli Ordelaffi e dei Malatesta poi. Baluardo militare, venne convertita a residenza privata da Leonello Pio da Carpi.
Con questa tappa iniziamo un percorso del tutto nuovo che ci porterà progressivamente prima in collina, poi in montagna, fino a varcare gli Appennini ed entrare in Toscana. Possiamo scegliere fra due percorsi belli e suggestivi: uno più naturalistico, l’altro più storico, ma entrambi ci conducono a Meldola. Scegliendo il primo da p.za Saffi prendiamo corso della Repubbilca, attraversiamo p.le della Vittoria, seguiamo per 4km via Roma o VIA EMILIA fino alla chiesa del Ronco; alla rotonda prima della chiesa ci portiamo sulla destra e scendiamo sull’argine del fiume Ronco, che seguiamo lungo i suoi meandri immersi in una vegetazione lussureggiante, tipica della macchia mediterranea umida, con relativa selvaggina e fauna variegata: il tutto protetto in funzione di un futuro non lontano quando la zona potrebbe diventare parco naturale. A 700m guadiamo il Rio Sanguinario, un canale che raccoglie le acque dell’aeroporto situato nelle vicinanze. 2km e alla nostra destra alcuni laghetti, vecchie cave di sabbia, oggi utilizzati per la pesca sportiva, oltre i quali si estende un ottimo impianto da golf. Dopo il terzo laghetto raggiungiamo una cantiere per la lavorazione di inerti; attraversiamo a sinistra il fiume su guado in ferro e procediamo sulla carrareccia a destra per 500m, che lasciamo per seguire di nuovo, a destra, l’argine per 1,5km; attraversiamo la SP37 e giriamo a destra; procediamo per 450m, giriamo a sinistra su via Molino Selbagnone che seguiamo per 700m, quando giriamo a destra (i ciclisti continuano a sinistra fino alla SP37bis dove girano a destra e in 650m sono davanti alle Terme di Fratta; per tornare sul tracciato girano ancora a destra su via Grazia Deledda poi a sinistra su via Ugo Foscolo, ancora a sinistra su via Fratta) e prendiamo la carrareccia, che dopo altri 700m ci porta, prima in salita poi in discesa, sulla SP 99; attraversiamo la strada e continuiamo diritti per 200m fino a via Fratta e al centro parrocchiale, oggi sede della PROTEZIONE CIVILE di Bertinoro , punto di informazione e di pronto intervento anche per i camminatori. Siamo sopra gli stabilimenti termali di Fratta Terme . Continuando su via Fratta, in salita, raggiungiamo il crinale che separa la valle del Ronco dalla valle di Fratta Terme; camminiamo in mezzo a vigne e ville per circa 2 km, quando incontriamo un quadrivio: noi continuiamo diritti per 300m, poi scendiamo a destra per 1km e arriviamo sulla strada per Teodorano; giriamo a destra e, dopo 1km., raggiungiamo Meldola, attraversando il ponte dei Veneziani. Superato il Ponte, se vogliamo andare al centro della cittadina, prendiamo a destra via Giordano Bruno.
Se invece decidiamo di seguire il secondo tracciato, che consigliamo per i ciclisti, allora da p.za Saffi prendiamo corso Diaz, attraversiamo l’incrocio di Porta Ravaldino, seguiamo, su pista ciclabile, via dell’Appennino e in 4,5km siamo a San Martino in Strada, località menzionata dal Monaco Alberto nei suoi Annales; continuiamo su via dell’Appennino ancora per 1km, poi al bivio prendiamo a sinistra via delle Camminate; 150m ancora a sinistra su via Rosetta e arriviamo in 600m al sottopasso della tangenziale per Forlì; passiamo, 100m e giriamo a sinistra su via Malguaia che seguiamo per 900m; giriamo a destra su via Monda; 260m a destra(attenzione al traffico: cerchiamo di camminare al margine delle coltivazioni di destra) e giriamo ancora a destra su via La Fontana che seguiamo per 2,2km quando incontriamo via Le Selve; giriamo a sinistra e procediamo per 300m, poi giriamo a destra su via Scagna, 300m e giriamo a sinistra su Strada della Collina che seguiamo per 500m per poi girare a sinistra su una carrareccia che in 600m ci porta all’antico convento di Scardavilla; aggiriamo il monastero e dopo 400m giriamo a destra su via Collefiorito poi via San Giovanni; oppure (consigliato per i ciclisti) continuiamo su Strada della Collina per altri 700m, poi andiamo a sinistra e siamo a SCARDAVILLA; seguiamo via Scardavilla per 1,2km, poi giriamo a sinistra su via Sbargoleto che seguiamo per 1km fino alla confluenza da sinistra di via Collefiorito/via San Giovanni; giriamo a destra, sottopassiamo la circonvallazione di Meldola, 300m e siamo in via Roma che ci conduce nella bella piazza Orsini.
Riprendiamo il nostro cammino da via Cavour e continuiamo su via Indipendenza che seguiamo fino all’Istituzione Davide Drudi, che superiamo (i ciclisti continuano diritti su Strada del Mezzo per San Colombano, Ricò) e prendiamo via Rimbocca Ca’ Baccagli, a sinistra. Seguiamo questa via, prendendo la sua bretella al primo incrocio, ancora a sinistra, e continuiamo fino al ponte (1,9km) sul fiume Ronco, diventato Bidente. Superato il ponte, continuando sulla strada asfaltata per 2 km, in salita, possiamo andare a Castel Nuovo (ruderi del XI secolo) e all’agriturismo Le Vigne, ottima vista sulla vallata e altrettanto ristoro (su prenotazione) e ridiscendiamo più avanti sul fiume; altrimenti, subito dopo il ponte, a destra, prendiamo la strada-sentiero che costeggia il fiume e giunge ad un secondo ponte (2,1km), dove incontriamo la strada che scende da Castelnuovo (NB 1); 10m e giriamo a destra. 2,3km e giungiamo sotto il ponte della SP4; continuiamo diritti e saliamo sulla SP4 in 400m; giriamo a destra e, facendo attenzione al traffico, avanziamo per 1,3km, giriamo ancora a destra, scendiamo sul ponte che attraversa il fiume; 300m a sinistra, poi ritorniamo a seguire il fiume sull’argine sinistro su strada-sentiero; in 3km arriviamo a Cusercoli. NB 1: nel caso di maltempo prolungato questo tratta potrebbe non essere percorribile, allora da via Rimbocca Ca’ Baccagli continuiamo diritti su Strada di Mezzo per 1,3km, poi giriamo a destra su Strada San Colombano-Castelnuovo, attraversiamo la SP4, giriamo a sinistra poi subito a destra su via F.Gelindo, a sinistra su via Carini, ancora a sinistra su via San Colombano centro e ritorniamo sulla SP4. Giriamo a destra, 300m e siamo alla rotonda che superiamo e ci portiamo a sinistra sul pedonale della SP4: molta attenzione al traffico veloce e pesante. 1,2km e giriamo a sinistra, attraversiamo il piccolo centro abitato di Ricò e in 1,3km ci ricongiungiamo con il percorso lungo il fiume, sotto il ponte della SP4.
In grassetto le strutture da noi già utilizzate
In rosso le strutture convenzionate (con Credenziale*)
(*) i prezzi potrebbero cambiare per situazioni particolari: si prega di prenotare per tempo e chiedere conferma
In alcune località è difficile trovare alloggio per una sola notte: si suggerisce di prendere alloggio per più notti, utilizzando, per gli spostamenti, i comodi ed economici treni locali, linea Brennero-Trento-Bassano del Grappa.