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Inizio Tappa
SASSAIA o CASTIGION FIORENTINO
Arrivo Tappa
CORTONA
Lunghezza Tappa KM
12,8
Nazione del percorso
Italia
Regione
Toscana
Dislivello Salita
400 mt.
Dislivello Discesa
240 mt.
CAI (Diff. Escurs.)
E
Percorribilità
PIEDI, BICICLETTA
Il nucleo abitato di Castiglion Fiorentino si sviluppò in epoca etrusca, già a partire dal VI secolo a.C. Crocevia fondamentale tra le due Lucumonie di Arezzo e Cortona, il centro si erigeva sulla sommità del colle, come hanno testimoniato gli scavi archeologici operati nell’area della Torre Cassero. Gli Etruschi apportarono una prima bonifica alla Val di Chiana, attraversata all’epoca dal fiume Clanis: questo scorreva nel senso opposto dell’attuale Canale Maestro e costituiva un’importante via d’acqua navigabile collegante l’Arno col Tevere. Ma con l’impero di Augusto il panorama cambiò radicalmente: tra le cause delle piene del Tevere che di tanto in tanto allagavano Roma fu reputato il Clanis, affluente del Paglia, che riversava le acque dell’Arno nel Tevere. I Romani ostruirono pertanto la foce del Clanis, provocando la stagnazione delle acque e il conseguente impaludamento della Val di Chiana. È probabile che Castiglione si sia sviluppato in tale periodo, sorgendo in altura e quindi immune dalla malaria.
Da vedere— Il Palazzo Comunale, eretto nel XIV secolo, la Pinacoteca Comunale, ospitata nei locali dell’antica Chiesa di Sant’Angelo, la Torre del Cassero, il Palazzo Pretorio (1412), le Logge del Vasari (edificate nel 1513), il teatro comunale , Chiesa di San Francesco , Pieve di San Giuliano (XV secolo), Chiesa di Sant’Agostino, Madonna della Consolazione.
Una tappa corta e senza particolari difficoltà, ma suggestiva per l’ambiente attraversato, con i suoi stupendi colori, le ville, la storia di due città toscane che non hanno molto da invidiare ad altre più famose, per cui abbiamo tutto il tempo per visitare attentamente prima Castiglione, poi Cortona.
Affacciamoci un’ultima volta dalle Logge Vasariane poi prendiamo via San Michele, a sinistra del palazzo Comunale; 300m e attraversiamo la provinciale per prendere via della Consolazione; passiamo davanti alla chiesa omonima, tempio ottagonale realizzato sulla base di un disegno di Antonio da Sangallo il Giovane e terminato nei primi anni del XVII secolo; dopo altri 300m attraversiamo via della Casina, 100m, superato un piccolo torrente, giriamo a destra; 400m e superiamo un altro fossato, avanziamo per altri 450m e giriamo a sinistra in località Bigurro, zona di serre floreali; 500m lungo il bordo di un fossato, superiamo una strada, altri 400m e attraversiamo a destra il fossato e giriamo subito a sinistra; avanziamo per 200m, giriamo a destra, 150m e andiamo a sinistra, 750m in leggera salita e arriviamo in piazza di Montecchio. , ai piedi del bel castello già residenza del cavaliere di ventura inglese John Hawkwood (Giovanni Acuto). Ora il tracciato diventa accidentato (i ciclisti salgono da sinistra), prima in salita, poi in discesa per circa km2,1: saliamo a destra del castello fino a Contrada S. Silvestro, poi scendiamo e arriviamo a Villa Schiatti, dove giriamo a destra su una strada agevole e senza dislivelli; siamo in Contrade Fonte del Mazza e dopo 700m superiamo un fosso, 1,6km superiamo l’incrocio per Il Borgo e subito dopo sulla nostra sinistra l’indicazione per TOMBA ETRUSCA in località S. Pietro a Cegliolo,; giriamo a sinistra, per evitare la SS71, 600m, evitando ogni strada laterale, attraversiamo un altro torrentello; 600m, passando la località Tavernelle e l’indicazione per Località Cegliolo, giriamo a sinistra; 400m e siamo ancora su un torrente che superiamo e dopo altri 400m giriamo a destra e camminiamo lungo un fossato per 200 poi al trivio noi dobbiamo girare a sinistra, ma siamo in prossimità della Località Sodo, siamo alle porte di Cortona: prima di salire in città, facciamo una visita agli scavi etruschi, subito oltre la SS71, in località Il Molino, ne vale la pena per la loro spettacolarità e valore storico religioso, per cui superiamo l’ennesimo torrente, ci dirigiamo verso la SS71 che attraversiamo, ci spostiamo a destra oltre il ponte e seguiamo a sinistra l’argine del torrente: 300m e siamo davanti a quello che oltre tomba certamente è stato Altare per riti religiosi etruschi, il manufatto principale e il più spettacolare del Parco archeologico del Sodo . Per entrare in Cortona ritorniamo sui nostri passi, riattraversiamo il torrente, poi la SS71 (i ciclisti salgono a destra dopo la rotonda), e ritorniamo al trivio dove dovevamo girare a sinistra: 100m , giriamo a destra, 300m e arriviamo nei pressi di un maneggio; giriamo ancora a destra ed iniziamo la scalata del colle dove sorge Cortona: un antico sentiero, una volta strada con ancora parti in pietra; 900m e giriamo a destra , 200m e siamo sulla strada asfaltata sotto le mura della città , 300m e siamo davanti a Porta Santa Maria.
In grassetto le strutture da noi già utilizzate
In rosso le strutture convenzionate (con Credenziale*)
(*) i prezzi potrebbero cambiare per situazioni particolari: si prega di prenotare per tempo e chiedere conferma
In alcune località è difficile trovare alloggio per una sola notte: si suggerisce di prendere alloggio per più notti, utilizzando, per gli spostamenti, i comodi ed economici treni locali, linea Brennero-Trento-Bassano del Grappa.